Più volte capita che alcuni commercianti decidano di aprire un negozio telefonia senza avere ben chiaro come funzioni il meccanismo di pagamento che queste grandi case impostano con i loro rivenditori.
Si tratta mi meccanismi complessi basati spesso su conguagli e storni che vengono effettuati dalla casa madre al Business Partner anche mesi o anni dopo la conclusione dei contratti di vendita dei prodotti (cellulari, carte sim, abbonamenti telefonici).
Ciò a volte provoca, dopo un iniziale partenza in cui il negozio telefonia fa grandi guadagni, che essi si riducano progressivamente col tempo fino a giungere quasi a zero. A quel punto il rivenditore non sa più come uscirne, anche se non trova più grande convenienza nel tenere aperto il negozio.
Bisogna sapere che i contratti commerciali che queste case madri fanno sottoscrivere ai commercianti potrebbero celare dei contratti di agenzia.
Infatti, in fin dei conti, il Business Partner altro non fa che promuovere i prodotti e i servizi forniti dalla casa madre, percependo una provvigione su quanto riesce a vendere. Questo tipo di rapporto nel Codice Civile è definito contratto di agenzia ed è fortemente tutelato:
- La provvigione che deve essere corrisposta deve rispettare determinati parametri;
- Le condizioni economiche non possono essere facilmente modificate dalla casa madre, se non entro certi parametri;
- In caso di cessazione del contratto, sono dovute delle indennità all’agente (Business Partner), commisurate al fatturato medio del negozio.
In questo caso, al momento in cui si intenda chiudere un negozio telefonia o magari anche solo terminare il contratto con una determinata casa madre in quanto non più conveniente, si dovrebbe far verificare da un legale che si possa procedere a farsi riconoscere queste tutele, che faciliterebbero di molto il passaggio e renderebbero possibile uscire da una situazione che economicamente potrebbe essere diventata difficile.