Arriva il decreto Cura Italia – D.L. 18/2020 ecco il testo completo.
Il mio studio si è prodigato a fare un riassunto dell principali misure del decreto cura italia.
La situazione coronavirus a martedì 17 marzo: 26.062 contagi, 2.503 vittime
Il D.L. 18/2020 (cura italia) è in vigore
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, è stato firmato capo dello Stato Sergio Mattarella, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è in vigore. Complessivamente il provvedimento autorizza per l’emergenza coronavirus l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25 miliardi di euro per il 2020. L’importo massimo di emissione di titoli pubblici, in Italia e all’estero, al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, passa pertanto da 58 a 83 miliardi di euro per il 2020. Ecco le misure nel dettaglio.
Fermi i versamenti al fisco
Il D.L. 18/2020: Tutti i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, compresi contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria sono prorogati.
Potenziamento sanità D.L. 18/2020
Il decreto 18/2020 Cura italia prevede molte misure di potenziamento della sanità e degli operatori sanitari.
- in materia di risorse umane, anche trattenendo in servizio operatori sanitari da pensionare;
- riconoscimento qualifiche professionali straniere;
- abilitazione straordinaria con la sola laurea in medicina.
Altre misure e i numeri:
Il decreto-legge 18/2020 recante Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (Cura Italia) vale complessivamente 24,7 miliardi di euro:
– 3.293,2 milioni per Cassa integrazione in deroga per i lavoratori non tutelati da misure di sostegno al reddito (art. 22),
– 2.160 milioni per Indennità una tantum lavoratori autonomi gestioni Ago (art.28),
– 2.000 milioni sono appostati sul Fondo esigenze indifferibili connesse ad interventi non aventi effetto sull’indebitamento netto, sul quale il DL 3/2020, art.3, c.3, che lo aveva istituito, aveva già appostato 589 milioni. Cioè sono fondi a disposizione per futuri interventi, o in itinere (emendamenti) che non vengono utilizzati immediatamente (art.126, c.4),
– 1.730 milioni per Istituzione di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI a supporto della moratoria straordinaria relativa alle passività delle microimprese e delle pmi (art. 56),
– 1.650 milioni vanno ad integrare in Fondo per le emergenze nazionali (art.18),
– 1.500 milioni per Rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia PMI (art. 49),
– 1.410 milioni vanno ad integrare la dotazione del fabbisogno standard del servizio sanitario nazionale (art.18),
– 1.148,3 milioni per Congedo parentale per i lavoratori del settore privato, i lavoratori iscritti alla gestione separata e i lavoratori autonomi (art. 23),
– 1.058 milioni per Credito DTA Ires-Irap (art. 55),
– 988 milioni al Fondo di solidarietà assegno ordinario (art. 19 e 21),
– 880,5 milioni per premio ai lavoratori dipendenti con reddito < 40 mila euro (art. 63),
– 590,5 milioni per incremento giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa (art. 24),
– 500 milioni per istituzione di un Fondo a copertura delle garanzie concesse dallo Stato al fine di supportare la liquidità delle imprese colpite (art. 57),
– 500 milioni per compensazione danni imprese di trasporto aereo (art. 79),
– 400 milioni per Fondo di solidarietà mutui prima casa cd Fondo Gasparrini (art. 54),
– 400 milioni per incremento Dotazione contratti di sviluppo (art. 80),
– 396 milioni per Indennità una tantum operai agricoli (art. 30),
– 359 milioni per la CIGO (art. 19 e 21),
– 356,3 milioni per credito d’imposta esercenti, per 60% canone di locazione, immobili c/1 (art. 65),
– 343,2 milioni per sospensione pagamento quota capitale mutui Regioni a statuto ordinario (art. 111),
– 338,2 milioni per Trattamento ordinario di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria (art. 20),
– 300 milioni per Fondo reddito di ultima istanza (art. 44),
– 275,5 milioni per sospensione pagamento quota capitale dei prestiti agli enti locali dalla CDP (art. 112),
– 270,2 milioni per sospensione termini versamento carichi affidati ad agente riscossione (art. 68),
– 203,4 milioni per Indennità una tantum liberi professionisti partite Iva e co.co.co (art. 27),
– 150 milioni per il Fondo per la promozione integrata (art. 72),
– 130 milioni per Equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena (art. 26),
– 120 milioni per Fondo di solidarietà trasporto aereo e sistema aeroportuale (art. 94),
– 112,8 milioni per Voucher per chiusura servizi educativi per l’infanzia e scuole (art. 23),
– 103,8 milioni per Indennità una tantum lavoratori stagionali turismo e stabilimenti termali (art. 29),
– 100 milioni per istituzione del Fondo continuità aziendale per imprese agricole, pesca e acquacoltura (art. 78),
– 85 milioni per incremento Fondo per l’innovazione digitale e la didattica di laboratorio (art. 120),
– 80 milioni su Fondi alternativi (art. 19),
– 80 milioni per Risorse a Ismea per imprese agricoltura e pesca (art. 49),
– 80 milioni per Fondo emergenza spettacolo, cinema e audiovisivo (art. 89),
– 80 milioni per Fondo solidarietà trasporto aereo e sistema aeroportuale, contribuzione figurativa (art. 94),
– 65 milioni per il Fondo per la sanificazione degli ambienti dei Comuni (art. 114),
– 50 milioni a Invitalia (art. 5),
– 50 milioni per credito di imposta per sanificazione ambienti di lavoro (art. 64),
– 50 milioni per Fondo derrate alimentari persone indigenti (art. 78),
– 50 milioni per indennità collaboratori sportivi Sport e Salute (art. 96),
– 50 milioni per istituzione Fondo esigenze emergenziali università istituti AFAMC, enti di ricerca (art. 100),
– 48,6 milioni per indennità una tantum lavoratori dello spettacolo (art. 38),
– 44,1 milioni spese per straordinari FFAA, FFPP e capitanerie di porto (art. 74),
– 43,5 milioni per materiale disinfezioni delle istituzioni scolastiche (art. 77),
– 30 milioni per Congedo e indennità per i lavoratori del settore pubblico (art. 25),
– 23,5 milioni per dispositivi di protezione individuale per personale esposto al rischio (art. 74),
– 20 milioni per gli Istituti penitenziari danneggiati (art. 86),
– 18,6 milioni per indennizzo autorità sistema portuale per mancata tassa di ancoraggio (art. 92),
– 15,8 milioni per spese per vettovagliamento FFAA, FFPP e capitanerie di porto (art. 74),
– 10 milioni per straordinario Polizia locale (art. 115),
– 9,30 milioni per assistenti tecnici per informatica nelle scuole (art.120),
– 5,09 milioni per incremento dotazione organica Ministero della salute (art. 2),
– 5 milioni per il Fondo per la sanificazione degli ambienti delle Province e Città metropolitane (art. 114),
– 3,4 milioni per estensione parentela al sesto grado per le attività agricole (art.105),
– 2 milioni per paratie veicoli autotrasporti servizi non di linea (art.94).
La differenza sino al totale del D.L. 18/2020 è costituita da oneri per interessi passivi derivanti dalla emissione di nuovi titoli di Stato per 25 miliardi di euro.
4 pensieri su “CURA ITALIA: LE MISURE PRINCIPALI”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Il mio commento è che per tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa di porta a porta non è previsto nulla!come facciamo noi a fare il nostro lavoro se non posso andare porta a porta?il nostro è un lavoro basato sulle relazioni umane e in questo momento le relazioni sono proprio vietate!e nonostante questo non siamo tutelati nemmeno dallo stato. Noi non abbiamo un fisso, andiamo a percentuale….e come la guadagno la mia percentuale se non posso andare in giro?
Cara Chiara,
hai ragione, per questo è stata prevista l’indennità dei seicento euro per gli iscritti alla gestione separata. L’indennità non è molto elevata e non copre tutti i lavoratori (ad esempio non copre gli iscritti a ENASARCO). vi è comunque un fondo residuale per il reddito, che dovrebbe coprire le perdite di chi non può chiedere ad altri fondi.
In ogni caso si tratta di misure straordinarie e tutto il paese sta soffrendo, quindi è chiaro che siamo tutti scontenti.